OPERA OMNIA
DI PRE ANTONIO BELLINA,
AL VIA LA DISTRIBUZIONE GRATUITA
NELLE BIBLIOTECHE DEL FRIULI
Un grande patrimonio letterari
o da conservare e diffondere:
l’Opera Omnia
di pre Toni
Beline sta per essere distribuita gratui
tamente nelle prossime settimane nelle
biblioteche della provincia di Udine. Un do
no offerto per volontà del Presidente della
Provincia di Udine, Pietro Fontanini, nell’
ottica di promuovere le produzioni del
‘profeta scomodo’ e contestualmente la cultura
e la lingua in marilenghe. Il progetto di
sensibilizzazione culturale de
l Bellina-pensiero s’inserisce all’interno del protocollo
d’intesa sottoscritto nel 2008 dall’associazione
Glesie Furlane
e dalla Provincia di Udine
con l’obiettivo di valorizzare gli scritti del sacerdote, appositamente stampati, nel
corso di questi di anni, in
un’opera completa ed integrale, dal Servizio Promozione
Identità, grazie ai finanziamenti erogati ai
sensi delle leggi regionali 1 e 24 del 2006.
La distribuzione dell’
Opera Omnia
nelle biblioteche riguarderà tutto il Friuli storico,
quindi anche alcuni comuni delle province di
Gorizia, Pordenone e Trieste. Il Presidente
Fontanini esorta i responsabili delle biblioteche a “mettere bene in mostra questi
volumi per sollecitarne la lettura fra i friulani”. Non nasconde Fontanini la sua
speranza, ovvero che il patrimonio lasciatoci in eredità da pre Bellina possa essere fatto
conoscere dai giovani, un’opport
unità unica per implementare il loro bagaglio”. Il fatto
è che Antoni Beline era un prete scomodo (c
ome lo era stato don Placereani); un prete
molto vicino alla gente, ma poco propenso
alle pubblicità, a farsi immortalare o ad
attraversare i corridoi del potere e dei palazzi. Tutti ricordano il libro
La fabriche dai
predis
che gli costò la censura da parte dell’autor
ità religiosa, al punto da farlo sparire
dalle librerie. Di preti ritenuti scomodi, in
effetti, il Friuli - terra di profondo
radicamento religioso - ne ha prodotto più d'uno; basti ricordare David Maria Turoldo,
“ma è anche da questi esempi che dobbiamo trarre linfa per riappropriarci delle nostre
radici”. Una delle tanti frasi esemplari di pre Belina risuona di forte attualità:
“Dobbiamo promuovere l’idea di un Friuli che non cerca di salvarsi a tutti i costi dalla
modernità, ma che sia in grad
o di affrontare con la global
izzazione e confrontarsi con
essa. La globalizzazione senza il localismo è una scatola vuota, così come l’inglese
senza le lingue e le culture locali”.